Sulla mia traiettoria digitale

L'Alba della Mia Odissea Digitale

Sin dall’infanzia, ho trascorso la maggior parte del mio tempo libero immerso nel mondo dei videogiochi e delle console. Questo interesse si è gradualmente trasformato in una passione per i computer e l’intero universo digitale che cela dietro. Terminati gli studi superiori come tecnico dei sistemi energetici – ambito che non mi ha appassionato – tra il lavoro con mio padre, dove le tavole di legno si trasformavano in capolavori d’arte, e l’esperienza come cameriere, ho iniziato a domandarmi quale fosse la mia strada. Queste esperienze mi hanno insegnato che per creare bisogna avere passione, e la mia passione si è risvegliata nel mondo digitale.

Il Richiamo del Mondo Digitale

Il mio viaggio verso il vertice della tecnologia ha avuto inizio con il corso IFTS di specializzazione tecnica superiore come “tecnico di produzioni multimediali”. Qui ho acquisito competenze in grafica cartacea e web design, programmazione, fotografia e video editing. Era un corso che forniva una base in tutti questi aspetti e dava l’opportunità ad ognuno dei partecipanti di scegliere il proprio percorso. Ho capito di essere innamorato di tutto questo e che mi riusciva con facilità e leggerezza, grazie agli anni passati a “smanettare” con la tecnologia.

Battesimi di fuoco

Il mio percorso mi ha poi condotto in una società che, sotto il pretesto dello stage, tirocinio e poi apprendistato, ha assorbito la mia passione digitale per i propri fini per ben 4 anni. Inizialmente assunto come graphic designer, mi sono presto ritrovato a navigare nel vasto oceano della programmazione, a dominare le onde di WordPress, a decifrare i codici segreti dell’UX e del design di interfaccia utente, a svelare l’enigma del SEO e a parlare le lingue perdute dell’IT. Nonostante questo periodo abbia messo alla prova le mie competenze e la mia pazienza, mi ha permesso di affinare le mie abilità e di rafforzare la mia determinazione.

Oltre le tempeste

Dopo l’apprendistato, sono stato lasciato a casa proprio in vista del Covid-19. Sono seguiti periodi difficili di disoccupazione, ritenute d’acconto per sopravvivere e pagare le bollette, e molta frustrazione e delusione per gli anni apparentemente “sprecati”. 

Ma l’avventura non finisce qui…

La mia avventura si è arricchita di una tappa inattesa: un corso per programmare braccia robotiche che ho potuto svolgere durante il periodo di pandemia Covid 19. L’entusiasmo di questa nuova avventura, però, si è presto scontrato con la dura realtà. Nonostante i sei mesi di corso in presenza (si ero uno dei pochi fortunati che poteva uscire durante il Coviddi) e le aspettative di un fruttuoso stage in una grande azienda, la verità era ben altra.

Al posto del promesso contatto con le braccia robotiche, mi ritrovai a piegare lamiere. Il desiderio di approfondire le nuove competenze acquisite si infranse contro la parete della disillusione. Nonostante la fuga al secondo giorno, ho preso con me un’importante lezione: a volte, la realtà non corrisponde alle nostre aspettative.

Purtroppo il mio compagno di corso ha concluso quel mese a lavorare come operaio, lamentandosi con gli organizzatori del corso stesso inutilmente.

Per fortuna (mi ero detto) sono scappato dallo stage di “braccia robotiche” verso questa nuova opportunità: un lavoro nel campo dei siti WordPress e della grafica. Tuttavia, questa apparente fortuna si trasformò in un incubo. Ritardi nello stipendio, assenza di busta paga, mancata registrazione al centro dell’impiego e, infine, un lungo anno e mezzo di cause legali. Questa esperienza dolorosa ha lasciato un segno indelebile, ma ha anche rafforzato la mia determinazione. Anche nei momenti di inganno e di ingiustizia, non ho mai perso la speranza.

Ero desideroso di lasciare alle spalle le mie esperienze passate e ho affrontato con rinnovato entusiasmo una nuova sfida lavorativa in un’azienda dove avrei dovuto principalmente curare la grafica e creare un catalogo dei loro prodotti. Un compito che mi entusiasmava, ma la realtà era ben lontana dalle aspettative. Mi sono ritrovato a gestire i siti, usare un gestionale AS400 del 1988, cercare i dettagli dei prodotti da inserire nel catalogo e spendere innumerevoli ore a recuperare immagini dei prodotti (perché la responsabile marketing aveva scaricato solo le thumbnails) e a creare ulteriori grafiche nel chaos organizzativo.

Il Paradosso della Responsabile Marketing

La responsabile marketing, moglie del titolare, rappresentava una figura emblematica nel panorama aziendale. La sua giornata lavorativa, che durava appena quattro ore, era passata in gran parte al computer, non per gestire strategie di marketing, ma per occuparsi di questioni personali. Ogni dieci minuti interrompeva il mio lavoro con domande su come svolgere il suo. Questa situazione, insieme alla scoperta di una busta paga dimenticata nella stampante che rivelava uno stipendio che andava ben oltre alle capacità dimostrate per un ruolo sostanzialmente inattivo, ha reso la mia permanenza in azienda sempre più insostenibile.

La Luce alla Fine del Tunnel

Dopo quasi 10 mesi trascorsi a portare a termine il catalogo e a svolgere innumerevoli altre attività, ho deciso che era arrivato il momento di fare un passo indietro. La mia salute mentale era al limite e la motivazione per continuare a lavorare in quelle condizioni era evaporata. Il mio collega, un lavoratore instancabile che era stato in azienda per anni, ha seguito il mio esempio e ha lasciato qualche mese dopo. Sono felice che anche lui abbia trovato la forza di liberarsi da quella situazione.

Tempesta Personale: La Guerra in Ucraina

C’è da precisare che sono nato in Russia, vissuto in Ucraina dove ho preso la cittadinanza assieme a mia madre (L’ucraina non lascia la doppia cittadinanza, quindi ho dovuto rinunciare a quella russa) e sono in italia dal 2004, in pratica dalle scuole medie che sono qui.

nel 2022 è scoppiata la guerra in Ucraina e sta ancora devastando la vita di molte persone, compresa la mia famiglia. Le mie sorelle, con i loro bambini, sono riuscite a sfuggire e ora vivono in Italia con i miei genitori, mentre i loro mariti sono rimasti in Ucraina, costantemente sotto la minaccia delle bombe o violenza delle persone prese dalla disperazione, compatrioti stessi.

Un Pizzico di Ironia: La Cittadinanza Italiana

Nel 2018, ho tentato di ottenere la cittadinanza italiana, ma la mia richiesta è stata respinta per una ragione alquanto ironica: tra la documentazione mancava un certificato penale dalla Russia che attestasse la mia “pulizia” legale dai 0 ai 5 anni. Nel 2019 non serviva più questo documento se vivevi in italia da prima dei 14 anni, ma ormai dovevo ritradurre documenti, aggiornare il passaporto e per ora ho lasciato stare.

Una situazione tragicomicamente grottesca, che ha comunque portato un sorriso in mezzo alle numerose sfide affrontate.

L'Alba di un Nuovo Viaggio: Diventare Autonomo

Le esperienze passate, nonostante fossero state impegnative, mi hanno portato a rivalutare la mia posizione e a intraprendere una nuova avventura: aprirmi una partita IVA. Ammetto che all’inizio ero un po’ alla cieca, dovevo confrontarmi con tutte le sfide che l’Italia poteva offrire e l’immensa quantità di informazioni che dovevo apprendere per gestire la mia attività in autonomia.

Navigare in Acque Migliori: Ritrovare la Passione

Nonostante le difficoltà, ho continuato a dare il massimo per trovare lavori e mantenere i miei clienti. Gradualmente ho iniziato a vedere dei progressi. Il lavoro da cui un tempo volevo fuggire a causa delle brutte esperienze si è lentamente trasformato in qualcosa che amo di nuovo fare. Gestendo il mio tempo, con una maggiore attenzione alla mia formazione, istruzione e salute mentale, utilizzando strumenti tecnologici avanzati, come l’Intelligenza Artificiale, ho riscoperto la passione per la mia professione. Mi sono evoluto fino a diventare completamente autonomo nella gestione dei miei progetti e, soprattutto, ho realizzato che posso fare molto di più.

 

Il Faro nella Notte: Il Mio Obiettivo

Ho capito che il mio vero scopo è di essere un faro nel buio per coloro che temono le acque tumultuose della tecnologia e del mondo Digitale. Il mio obiettivo è di intervenire su una grave mancanza del mercato italiano. Con la mia esperienza tecnologica digitale e le competenze acquisite in 20 anni utilizzo computer e 10 anni di lavoro nel campo, la mia conoscenza di 4 lingue e la mia indole di persona socievole, posso guidare le piccole e medie imprese verso l’Identità Digitale, mostrando loro come la tecnologia può diventare un alleato prezioso, piuttosto che un nemico temuto, aiutando queste aziende a crescere e trovare clienti dal Web, come sto facendo io.

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Il mio processo lavorativo richiede tempo e dedizione per ogni cliente con cui collaboro. In media posso gestire 2 clienti ogni 6 settimane

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